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lunedì 22 dicembre 2008

Le Marche dai 1000 presepi




Le festività natalizie offrono un ulteriore spunto per visitare i tanti borghi delle Marche, addobbati con le luminarie e, se siete fortunati, resi ancora più affascinanti da una spruzzatina di neve: la mostra dei presepi tradizionali. Non c'è infatti parrocchia, pro loco e comune che non allestistica il suo presepe, ognuno con le sue peculiarità e la sua storia, ognuno con il suo fascino.

Ecco qualche idea.
Filottrano, paesino in provincia di Ancona, situato tra Jesi e Macerata, propone due interessantissime mostre: la tradizionale mostra dei minipresepi, (all'interno della Chiesa di San Franscesco) dove l'ingegno di bambini e artigiani, colloca minuscoli presepi nei luoghi più impensabili, e il presepe artistico tradizionale. Nella Chiesa degli Angeli, l'unica a Croce greca della città, oramai chiusa al culto, da moltissimi anni vi trova spazio un grandissimo e affascinante presepe che accoglie il visitatore e lo fa entrare al suo interno. L'alternanza del giorno e della notte, la caduta della neve, lo scorrere del fiume, fanno da cornice a scene suggestive di vita quotidiana, da scoprire con attenzione e meraviglia.
Sant'Angelo in Pontano (MC) ospita all'interno dei locali del Municipio, un'altrettanto ricca mostra di presepi provenienti da tutta Italia, già che ci siete fatevi un giro per il pease, se resisterete al freddo non ve ne pentirete!
A pochi Km di distanza, se passate in zona il 26 dicembre, fermatevi a Piane di Falerone (FM): li si tiene lo storico presepe vivente in una cornice d'eccezione, il teatro romano. Un consiglio: vestitevi bene il freddo si fa sentire.

Auguri di buone feste.
foto: particolare del presepe artistico di Filottrano.

sabato 6 dicembre 2008

Ad ornamento della città, a diletto pubblico. La generosità di cento consorti edificò.


Un muro di mattoni alto 18 metri e lungo 90.
56 colonne a base dorica su cui si sviluppano i palchi.
Una capienza di 3.000 persone.
Ecco i numeri di uno dei teatri all’aperto più strani e suggestivi d’Italia: lo Sferisterio di Macerata.
Progettato nel 1821 dall’architetto di San Severino Ireneo Aleandri, l’edificio nasce, come ben ci ricorda la scritta sulla sua facciata, per dare alla città di Macerata un luogo dove ospitare le manifestazione sportive e in particolar modo l’amato gioco del Bracciale. L’imponente muro serviva appunto per far rimbalzare la palla durante il gioco.
Nel 1921 ospitò l’Aida di Verdi e da lì il suo destino fu segnato, un po’ per l’ottima acustica, c’è chi sostiene che sia una delle migliori a livello nazionale, un po’ per l’estetica, lo Sferisterio divenne ben presto il tempio della lirica, tradizione che si tramanda fino ai giorni nostro con Macerata Opera, stagione che ospita le più prestigiose rappresentazione liriche al mondo e che richiama visitatori da tutti i continenti.
Lo Sferisterio è ormai parte integrante della città, non solo la sua forma sferica delimita parte del centro storico ma gli eventi che ospita, oltre alla lirica, dai concerti fino alla fortunata edizione di Musicultura Festival, ne fanno il cuore pulsante degli eventi maceratesi.
Assistere ad uno spettacolo all’interno dello Sferisterio è un’emozione unica: i giochi di luce, l’eleganza delle colonne e dei palchi e il cielo estivo sono una cornice perfetta nelle serate estive. Un consiglio: portatevi sempre una maglietta, anche se caldo, all’interno soffia sempre una piacevole e fresca brezzolina.

Nella foto: lo Sferisterio durante una serata di Musicultura 2007.

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