Da sempre ho avuto un debole per questa piccola cittadina
meta prediletta delle scampagnate domenicali della mia infanzia. La città di
Visso, 1300 abitanti nel cuore dei Monti Sibillini e dell’omonimo parco, si trova a 608 mt di altezza in una conca tra
il torrente Ussita e il fiume Nera nella Provincia di Macerata.
Natura, enogastronomia (tartufi, norcineria, trote), arte,
cultura e letteratura sono alcune delle attrazioni di questa città eletta anche
uno dei Borghi più belli di Italia.
L’elegante porta di Santa Maria (foto sinistra) introduce il visitatore all’interno del centro
storico e nella elegante e accogliente Piazza Martiri Vissani racchiusa su due
lati da chiese. Sulla sommità spicca la Chiesa di Sant’Agostino in pietra
bianca con la sua facciata “Abruzzese” caratterizzata da un portale gotico e da
uno scenografico rosone. La chiesa è
oggi sede del Museo Parrocchiale. Alla sua sinistra un’altra bianca parete in
pietra interrotta da uno splendido
portale protetto da due leoni. È l’ingresso della Chiesa di Santa Maria da cui
svetta anche un leggiadro campanile ingentilito da bifore e trifore.
All’interno della chiesa troverete un singolare affresco: interessante non tanto
per la fattura, diciamo piuttosto naif, quanto per la mole visto che l’opera,
che raffigura San Cristoforo, ricopre l’intera parete fino al soffitto.
Piazza Martiri Vissani è caratterizzata inoltre da eleganti palazzi
colorati e ben tenuti, portici con bar e ristoranti dove riposarsi e
rifocillarsi con vero piacere. Passeggiando tra vicoli e viuzze noterete che
tutta la città è ben conservata e ricca di particolari e scorsi da fotografare,
specie con l corso d’acqua che la percorre.
Poco distante dalla piazza vi imbatterete in un elegante
edificio sede del Comune: Palazzo dei Priori. La facciata si apre con un
portale gotico sovrastato da un balcone. All’interno del palazzo sono
conservati anche numerosi manoscritti del poeta della modernità italiano più
famoso e anch’esso Marchigiano, Giacomo Leopardi. Potrete ammirare anche
l’unico originale manoscritto della sua poesia più
celebre L’infinito.
La città è sovrastata da due torri recentemente restaurate,
la passeggiata è piacevole e non impegnativa, almeno che il sole non picchi
forte sulle vostre teste.
Lasciando Visso, percorrendo la strada verso Ussita, vi
consiglio di fermarvi a vedere le troticolture, magari trovate anche la cena
per la sera.
Nei dintorni: non perdetevi il Santuario di Macereto, ed un tuffo nel Lago di Fiastra.
Le foto di Visso le trovi sulla pagina FB, clicca qui

Comprendo e condivido pienamente ciò che provi per la cittadina di Visso.
RispondiEliminaTornare in questo piccolo gioiello del Parco Nazionale dei Monti Sibillini è ogni volta un autentico piacere.
Di Visso poi non posso non ricordare le trote e i loro allevamenti!
RispondiEliminaNadia