Osvaldo Licini considerato uno dei maestri dell’astrattismo europeo nacque in questo piccolissimo paesino del fermano alle fine del XIX secolo (1894). Dopo aver a lungo vissuto in Francia l’artista ritornò a Monte Vidon Corrado dove ricoprì la carica di sindaco per un decennio (1946-1956).
Lo spirito artistico si respira ancora tra le mura di questo piccolo borgo, dove affreschi e dipinti fanno oramai parte del tessuto urbano e dove è possibile visitare la casa nella quale Licini visse e dipinse molte sue opere tra cui Angeli ribelli.
Nel 1958 vinse il primo premio della XXIX Biennale di Venezia, come riconoscimento a tutta la sua opera. Nel 1986 è stato istituito il Centro Studi Osvaldo Licini, che periodicamente organizza mostre dedicate al grande pittore ed ha allestito anche un’esposizione permanente. Monte Vidon Corrado è inoltre famosa, assieme alle città di Falerone, Massa Fermana e Montappone, per la lavorazione della paglia, attività che nei secoli scorsi impegnava gran parte della popolazione in tutto il ciclo lavorativo: produzione, raccolta, selezione, lavorazione, produzione e commercializzazione del prodotto finale, che nella maggior parte dei casi era costituito da cappelli.
Quello del cappello costituisce uno dei numerosi esempi di distretti industriali che caratterizzano tutta l’economia marchigiana. Una visita nella zona, oltre ad essere guidata da motivi artistici e paesaggistici, può quindi abbinarsi facilmente anche alla visita dei numerosi spacci aziendali per l’acquisto di cappelli e accessori rigorosamente Made in Italy, anzi: Made in Marche.
Da vedere nella zona: veramente a poche decine di chilometri da Monte Vidon Corrado in direzione sud si trovano la città di Falerone con il suo splendido teatro romano e Servigliano.
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